L’uso del miele in cucina ha origini antiche, conosce il suo massimo splendore nel Rinascimento, uno dei periodi più illuminati della storia e della cultura umanistica. Un’epoca, tra l’altro, dove l’Italia vanta i cuochi più abili, creativi e rinomati d’Europa, che portarono la cucina italiana al massimo grado di raffinatezza e prestigio. E per i Maestri dell’arte culinaria rinascimentale il miele era considerato un ingrediente di prestigio, utilizzato per preparare i sontuosi banchetti delle grandi famiglie aristocratiche. Non lo consideravano un semplice dolcificante, ma ‘ingrediente’ di rilievo per farcire ogni pietanza: carne arrosto o bollita; usato per esaltare il pesce, ma anche le zuppe, le minestre e sformati. E’ l’epoca nella quale il gusto dominante è proprio quello ‘dolce’, nel suo essere elemento della distinzione sociale raggiunta dalle grandi Corti rinascimentali, dove l’ostentazione della tavola diventava la ‘scena del principe’ delle grandi famiglie dei Medici e dei Gonzaga.

Il miele è un prodotto che si presta, storicamente, a molti usi in cucina e, come tale, va considerato e adoperato anche oggi ed è per questo motivo che vi presentiamo alcune idee su come utilizzarlo nel menù di tutti i giorni o per dare un pizzico di originalità ai vostri piatti.

Offers and bonuses by SkyBet at BettingY com